Trust: un riepilogo del 2022 tra novità e conferme

Il 2022 è stato, per l’istituto giuridico del trust, un anno caratterizzato da rilevanti novità ed importanti conferme giunte soprattutto dall’ambito giurisprudenziale con il susseguirsi di interessanti provvedimenti da parte dei giudici di merito e di legittimità.

Anche l’Agenzia delle Entrate ha preso posizione su temi di rilievo quali la fiscalità diretta ed indiretta dei trust e le agevolazioni e detrazioni fiscali ad essi riconducibili.

Riguardo quest’ultimo aspetto, viene in rilievo la Circolare n. 24/E del 7 luglio, con cui l’Ente ha confermato la deducibilità fiscale dal reddito complessivo dichiarato da privarti (nella misura del 20%, fino ad un tetto di € 100.000,00) di erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito effettuati a favore di trust istituiti a tutela di soggetti con disabilità grave senza sostegno familiare.

Il successivo 20 ottobre, l’Agenzia ha diramato la versione definitiva della circolare n. 34/E, dedicata alla fiscalità dei trust, nella quale vengono affrontati tre macro-temi:

  • la fiscalità diretta, con un focus sulle modalità di tassazione dei trust opachi esteri stabili in territori a fiscalità privilegiata;
  • la fiscalità indiretta, con recepimento dell’orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui la costituzione del vincolo di destinazione non integra un autonomo presupposto ai fini delle imposte su successioni e donazioni, che dovranno essere corrisponde in misura proporzionale solo all’atto dell’eventuale attribuzione finale dei beni al beneficiario;
  • il monitoraggio fiscale, con la semplificazione degli adempimenti in capo ai titolari effettivi.

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E proprio in tema di antiriciclaggio e titolarità effettiva importanti novità hanno riguardato la regolamentazione del Registro dei Titolari Effettivi, disciplinato dal D.M. 55/2022, entrato in vigore il 25 maggio, che dispone in merito alla comunicazione, all’accesso e alla consultazione dei dati e delle informazioni relativi ai titolari medesimi anche con riguardo ai trust produttivi di effetti giuridici rivelanti ai fini fiscali.

Si tratta, tuttavia, di disposizioni che il nostro legislatore dovrà rivedere alla luce della recente sentenza della Corte di Giustizia dell’U.E., pubblicata il 22 novembre scorso, con la quale il Giudice europeo ha, di fatto, escluso l’accesso incondizionato del pubblico al Registro dei Titolari Effettivi.

Evidente, dunque, come intorno al trust si stia delineando un panorama normativo e giurisprudenziale sempre più articolato, che, unitamente alla diffusione dell’istituto, rende auspicabile – come affermato da professionisti ed esperti del settore – una legge che ne agevoli l’impiego e ne rafforzi le qualità giuridiche.