AUTORE
Avv. Sarah Pani
Nelle ultime settimane ANAC ha elaborato e pubblicato sul proprio portale istituzionale un Report che illustra tutte le novità introdotte dal D.lgs. n. 24/2023 (Decreto Whistleblowing), attuativo della Dir. (UE) 2019/1937, chiarendo così i primi dubbi applicativi della nuova disciplina, le cui disposizioni diverranno efficaci a partire dal 15 luglio 2023 (con una deroga per i soggetti del settore privato che abbiano impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori non superiore ai 249, per i quali l’obbligo di conformarsi alle nuove disposizioni avrà effetto a partire dal 17 dicembre 2023).
Alcune importanti delucidazioni vengono fornite anche con riguardo agli enti soggetti alla disciplina di cui al D.Lgs. 231/2001.
In particolare, grazie a tale contributo viene esplicitato come, in applicazione del decreto, gli enti privati che abbiano adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo:
- se con meno di 50 lavoratori, debbano adeguare il proprio canale interno al fine di ricevere unicamente segnalazioni aventi ad oggetto supposte violazioni del D.Lgs. 231/2001;
- se con più di 50 lavoratori, debbano adeguare il proprio canale interno al fine di ricevere segnalazioni aventi ad oggetto tanto supposte violazioni del D.Lgs. 231/2001 quanto del diritto dell’Unione Europea.
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Il Report Anac offre, dunque, un utile chiarimento sistematico delle singole disposizioni del Decreto, fornendo le prime delucidazioni per un’applicazione ragionata della nuova normativa.