AUTORE
Avv. Rudi Floreani
Il recente annuncio della Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen riguardante la presentazione nel 2023 di un’iniziativa sul tema, conferma l’importanza di intervenire tempestivamente sulla Regolamentazione del Metaverso e di definire il framework normativo da applicare a tutela sia degli interessi degli operatori, sia dei diritti dei consumatori.
All’interno del Metaverso, un mondo parallelo condiviso in cui si realizza un’espansione virtuale della realtà, ogni individuo – duplicando la propria identità con il proprio “alter ego digitale” (avatar) – potrà interagire con gli altri utenti, disporre di prodotti e servizi e fruire di esperienze come accade nella vita reale.
La rapida accelerazione e lo sviluppo di questo nuovo universo virtuale dagli innumerevoli scenari e potenzialità sollevano diversi interrogativi sotto il profilo della compliance da tenere attentamente in considerazione e, soprattutto, impongono la necessità di introdurre un quadro normativo ad hoc che stabilisca puntualmente le regole da applicare al Metaverso.
Al riguardo, si pensi, in particolare, alla definizione di protocolli di interoperabilità tra metaversi; all’individuazione degli standard di pagamento e delle tutele degli asset digitali; alle tematiche sulla data protection (con particolare riferimento alla protezione dei dati particolari) e sulla risoluzione dei conflitti tra gli avatar.
È bene notare, infatti, che, se da un lato è vero che la normativa digitale dell’UE (in particolare, il GDPR, la legge sui mercati digitali e sui servizi digitali e la proposta di Regolamento sull’I.A.) fornisce dei validi strumenti di protezione applicabili anche al Metaverso, dall’altro, tuttavia, è indubbio come lo sviluppo dirompente di questo innovativo ecosistema digitale (e i rischi ad esso connessi) richieda l’adozione di una specifica regolamentazione del “Meta-mondo”.