AUTORE
Avv. Fabrizia Fabrici
Attraverso la lettera al mercato del 27 luglio scorso l’IVASS ha impartito nuovi oneri a imprese e intermediari in relazione alle polizze R.C. auto.
La necessità di intervenire in materia è stata determinata dalle frequenti segnalazioni provenienti dalle Forze dell’Ordine relative ai contratti R.C. auto emessi su veicoli dotati di un Documento Unico recante la dicitura “documento non valido per la circolazione”. Questa dicitura viene utilizzata per i veicoli che sono stati oggetto di “mini voltura”, cioè di trasferimento di proprietà a favore di contribuenti che fanno commercio di veicoli.
In questi casi l’acquirente del veicolo può metterlo in circolazione solo per finalità legate alla vendita a condizione che il veicolo sia munito di targa prova e che la responsabilità derivante dalla sua circolazione sia coperta da una polizza che preveda la targa prova quale strumento di attribuzione della garanzia.
L’IVASS ha precisato che “in sede di stipulazione di un contratto R.C. auto occultare, o non dichiarare, che il veicolo a cui l’assicurazione si riferisce è stato oggetto di mini voltura integra una dichiarazione inesatta, ovvero una reticenza, entrambe dolose, finalizzate all’elusione del regolare adempimento dell’obbligo assicurativo”.
Allo scopo di contrastare il fenomeno l’IVASS ha invitato le imprese a:
– diramare apposita informativa agli intermediari sui controlli da effettuare sui documenti prodotti dai contraenti in sede di assunzione del rischio;
– operare, in sede di verifiche presso le reti di vendita, specifici controlli idonei a intercettare ogni eventuale assunzione irregolare dei rischi;
– eseguire controlli a campione sui contratti RC auto stipulati dai “commercianti di veicoli”.
Gli esiti delle verifiche dovranno essere comunicati alla Vigilanza entro il 30 novembre 2023.