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Avv. Stefano Petrussi
L’IVASS nei giorni scorsi ha pubblicato l’indagine IVASS sulle polizze di cyber risk.
In particolare, il report sottolinea come il cyber risk “può derivare da incidenti che comportano la violazione, la perdita o la diffusione di dati sensibili, di natura personale ma anche finanziaria, truffe ed estorsioni, (…)” e “può a sua volta generare rischi operativi e legali per interruzione dell’attività, violazioni della normativa, richieste estorsive (ransomware), ecc.”.
Per i player della distribuzione assicurativa, pertanto, sono più che mai attuali le indicazioni rese da IVASS con la Lettera al mercato del 29 dicembre 2017 (“PROT, N° 0235755/17”) ai fini dell’istituzione di un corretto presidio dei rischi cyber da parte degli intermediari, nella quale, da un lato, si raccomanda ai distributori di dotarsi di specifiche policy in materia di cyber security e, dall’altro, si evidenzia la necessità di predisporre adeguata attività di sensibilizzazione sui rischi cyber e sulle tematiche afferenti la protezione dati nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori.