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Avv. Elena Balloch
Il 1° marzo l’IVASS ha pubblicato gli esiti dell’indagine condotta tra le imprese di assicurazione sull’utilizzo degli algoritmi di Machine Learning nei rapporti con gli assicurati.
In tale contesto le imprese hanno riportato di essere “in una fase iniziale e conoscitiva riguardo all’utilizzo degli algoritmi ML”, tanto per poterne comprendere a pieno il valore aggiunto sul business, quanto a causa di un quadro normativo ancora in via di definizione (il riferimento è principalmente alla proposta di regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale e sulla responsabilità civile per danni provocati dall’utilizzo della stessa).
Tra i vari dati è emerso che:
- il 43% delle imprese fa ricorso a una qualche forma di IA e il 27% utilizza almeno un algoritmo di ML nei processi con impatti sulla clientela;
- a fronte di un’unica Compagnia che ha dichiarato di aver definito una policy specifica sulla governance dei nuovi strumenti di ML, più della metà delle imprese (pari al 56% delle intervistate) dichiara di essersi dotata di “meccanismi interni per la per valutare la fairness verso gli assicurati e rilevare indesiderate esclusioni o discriminazioni dei clienti”;
- le ulteriori tecnologie impiegate, congiuntamente ai modelli di IA, sono legate alla blockchain, al cloud computing e all’IoT (Internet of Things).
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I risultati di questa indagine arrivano, peraltro, poco prima dell’avvio (datato 6 marzo) da parte dell’EIOPA di un sondaggio analogo, finalizzato a mappare le innovazioni nel settore assicurativo, con lo scopo ultimo di individuare di rischi emergenti per assicuratori e consumatori e identificare potenziali ostacoli normativi allo sviluppo dell’innovazione.
Sarà quindi utile incrociare i dati nazionali con quelli risultanti dall’indagine europea, al fine di avere una migliore comprensione delle aree in cui le Autorità potranno intervenire in un prossimo futuro sia in termini di sviluppi normativi, sia in termini di priorità di vigilanza.
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