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Avv. Elena Balloch
Il 15 settembre, nel contesto del VI Forum Assicurazioni organizzato a Venezia da Mondo Institutional, il Consigliere Riccardo Cesari si è soffermato sul value for money (cd. V4M) nei prodotti assicurativi post IDD, inserendolo tra le 3 parole chiave della POG insieme a target market e distribution strategy.
Più in particolare, nell’ambito del processo POG, il value for money viene collocato nella fase di testing del prodotto (fase 2), in cui l’impresa, prima della commercializzazione, deve “valutarne ex ante l’utilità per il cliente, attraverso test soprattutto di tipo quantitativo, che includono l’uso di scenari prospettici e che richiedono la convalida formale da parte delle funzioni aziendali”.
Emerge quindi la necessità di affiancare ai tradizionali profit testing (redditività e sostenibilità per l’impresa) degli accurati value testing che ruotino attorno al punto di vista del cliente.
Il Consigliere IVASS prosegue fornendo ulteriori utili indicazioni sulla conduzione dei test ex ante, tra cui:
• individuazione di indicatori specifici e possibilmente definizione di soglie quantitative che possano determinare un “passed” o “failed” del test;
• presenza di una certa proporzionalità tra i costi attribuiti al prodotto (e al cliente) e i costi effettivamente sostenuti dall’impresa;
• analisi della profittabilità dal lato del cliente basata su scenari realistici, in linea coi dati medi del portafoglio reale e con l’esperienza dell’impresa;
• value testing che copra l’intero ciclo di vita del prodotto, tenuto conto anche dell’evoluzione nel tempo delle caratteristiche, bisogni e obiettivi del target market.