GDPR: è possibile registrare di nascosto una riunione di lavoro?

Una registrazione audio sul posto di lavoro da parte del dipendente è legittima e può prescindere dal consenso dei presenti solo qualora il trattamento dei dati sia necessario per l’esercizio del diritto di difesa e a condizione che essi siano trattati esclusivamente per le suddette finalità. Lo ha ribadito la Cassazione (sezione lavoro) con la sentenza n. 28398 del 29 settembre u.s.

In particolare, gli Ermellini hanno sottolineato che l’utilizzo a fini difensivi della registrazione di una conversazione tra il dipendente e i colleghi sul luogo di lavoro non necessita del consenso dei presenti – nel rispetto delle condizioni suindicate – in ragione dell’imprescindibile necessità di bilanciare, da un lato, il diritto alla riservatezza e, dall’altro, la tutela del diritto alla difesa.

Muovendo da tali considerazioni, nel caso di specie, i Giudici di Piazza Cavour hanno ritenuto, pertanto, che la condotta di registrazione di una conversazione tra presenti, ove rispondente alle necessità conseguenti al legittimo esercizio del diritto di difesa, non potesse di per sé integrare un illecito disciplinare da parte del lavoratore.