AUTORE
Avv. Stefano Petrussi
Il Garante per la privacy ha recentemente sanzionato (300 mila euro) una società che offriva servizi di digital marketing per aver trattato in modo illecito dati personali a fini promozionali (provvedimento n. 51 del 23 febbraio 2023, doc. web n. 9870014).
Dagli esiti dell’istruttoria era emerso, infatti, che alcuni portali della digital company utilizzavano i cosiddetti “modelli oscuri” (dark patterns) che, attraverso interfacce grafiche opportunamente realizzate e altre modalità potenzialmente ingannevoli, “spingevano” l’utente a prestare il consenso al trattamento dei dati per finalità di marketing e alla comunicazione dei dati a terzi per tale finalità.
Il provvedimento è degno di nota in quanto affronta dettagliatamente la tematica dei “modelli oscuri” (#darkpatterns) e, soprattutto, perché nel testo della decisione sono riportate le interfacce grafiche “ingannevoli” dei portali on line che aggiravano la volontà dell’interessato che Autorità ha censurato.
Ulteriormente mette conto precisare come il tema relativo ai modelli di progettazione ingannevoli sia stato recentemente oggetto di attenzione da parte dell’EDPB (“Guidelines 03/2022 on Deceptive design patterns in social media platform interfaces: how to recognise and avoid them” adottate lo scorso 14 febbraio, 👉 https://lnkd.in/dg4vvFnX)) e del nostro Garante che ha lanciato una nuova pagina informativa on line, fornendo indicazioni di estrema utilità per approfondire il fenomeno e sensibilizzare gli utenti dei servizi digitali (👉 https://lnkd.in/dHJ4pu7H).
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