GDPR: ecco le F.A.Q. della commissione europea sulle clausole contrattuali standard

Il 25 maggio scorso sono state pubblicate dalla Commissione Europea le F.A.Q. per agevolare l’implementazione delle clausole contrattuali standard (SCC) del 2021 tra titolari e responsabili.

Le SCC possono essere utilizzate dai titolari per disciplinare –  in linea con il GDPR –   i rapporti con i responsabili anche nel contesto del trasferimento dei dati. Le “domande e risposte” (Q&A), in particolare, precisano che:

  • le parti possono integrare le SCC con clausole aggiuntive purché non entrino in conflitto con il testo delle clausole approvato dalla Commissione UE;
  • è possibile inserire la c.d. clausola di “docking” per consentire l’adesione al contratto ex art. 28 cit.  in futuro anche di soggetti terzi (per esempio, nel caso in cui si renda necessario estendere la catena dei trattamenti, includendo un sub-responsabile del trattamento);
  • costituisce più di una buona prassi l’indicazione dei riferimenti dei sub-responsabili nel contratto.

Sul tema, alla luce delle indicazioni in parola, sarà interessante, pertanto, verificare quali saranno gli effetti derivanti dall’applicazione pratica delle SCC da parte degli operatori atteso che, come previsto dall’art. 97 del GDPR, di tali feedback la Commissione terrà conto nel contesto della review delle clausole prevista entro il 2024.

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