Regole di settore, compliance e responsabilità da reato: l’applicazione del d.lgs. n. 231/2001 alle società bancarie – Il quaderno di Banca d’Italia

Banca d’Italia, nel contesto del progetto – promosso dalla Fondazione CNPDS e coordinato dai professori Centonze e Manacorda – “I vent’anni del d. lgs. n. 231/2001. Evidenze empiriche e prospettive di riforma”, ha di recente pubblicato un apposito “Quaderno di ricerca giuridica”, riportante un focus sull’attuazione della disciplina della responsabilità da reato delle persone giuridiche nel settore bancario e finanziario, elaborando un’accurata analisi degli intrecci tra specifiche regole di vigilanza e “sistema 231”, attraverso un’opera di raccolta ed esame sia di documenti e prassi operative elaborati dagli intermediari sia dei casi giurisprudenziali che hanno coinvolto enti bancari che ha permesso di evidenziare anche gli snodi più problematici del raccordo tra le due discipline.

In particolare, il paper pone l’accento sull’affiancamento, nelle società bancarie, delle regole di cui al D.Lgs. 231/2001 alle regole di vigilanza – nazionali ed europee – che insistono su profili rilevanti per entrambi i plessi normativi. Anche la normativa in materia bancaria e finanziaria da tempo afferma la centralità della compliance nell’organizzazione aziendale degli enti creditizi. Ne consegue, sebbene si tratti di regole che possiedono un diverso grado di vincolatività, un inevitabile intreccio tra le prescrizioni relative ai presidi che consentono di evitare o di attenuare la responsabilità derivante da reati e le disposizioni di vigilanza in tema di governance e controlli interni delle società bancarie.

L’auspicio è che un simile contributo venga, in futuro, offerto anche da altre Autorità di Vigilanza a beneficio di altri operatori economici.

Leggi il documento