Direttiva CSRD: nuovi soggetti obbligati al reporting di solvibilità

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’UE della Direttiva (UE) 2022/2464, cd. Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), l’Unione Europea impone un balzo in avanti sui temi ambientali, sociali e di governance (ESG), in linea con il proprio Green Deal, allo scopo di garantire maggiore trasparenza in materia, con particolare riferimento alla “comprensione del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua situazione”.

Più in particolare la citata Direttiva determina l’ampliamento del numero di imprese tenute alla rendicontazione societaria di sostenibilità, includendo grandi imprese con almeno 250 dipendenti e PMI quotate (con esclusione delle microimprese).

La palla passerà poi ai singoli Stati membri, tenuti al recepimento della Direttiva entro il 6 luglio 2024, nonché all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), che sta già lavorando agli standard europei comuni di reporting, basati sul principio della “doppia materialità”, da sottoporre alla Commissione europea per la successiva emanazione di atti delegati ad hoc.

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