Le violazioni di dati personali non impattano esclusivamente sui profili di security delle aziende ma, soprattutto, determinano importanti conseguenze finanziarie sugli operatori colpiti e anche sui consumatori.
Al riguardo, si noti come alcuni report (in particolare, il recente rapporto annuale di IBM Security) abbiano identificato in 143 euro il costo medio di ogni violazione nel nostro Paese (nel 2020 era valutato in media in 135 euro). Dal documento emerge, inoltre, come nel settore tecnologico il valore medio per ogni incidente sia stato pari a 174 euro (173 euro, invece, nel contesto dei servizi finanziari).
La relazione evidenzia, inoltre, che per fare fronte alle violazioni dei dati (in particolare, causati da attacchi di phishing, ransomware e dalla perdita accidentale di dati) il 60% degli stakeholder analizzati ha aumentato i prezzi dei propri prodotti e servizi.
Ecco che, quindi, diventa sempre più indispensabile per i titolari del trattamento per identificare e contenere più rapidamente la violazione, da un lato, dotarsi di piani rapidi ed efficaci di risposta (sensibilizzando il personale aziendale) tenuto conto delle recenti Linee guida 01/2021 adottate dall’EDPB e, dall’altro, adottare approcci innovativi di cybersecurity tramite l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale e di security analysis.