AUTORE
Avv. Elena Balloch
Gli eventi meteorologici e climatici aventi carattere calamitoso sono sempre più frequenti nel panorama nazionale e oltre confine. Ciononostante, ad oggi solo un quarto delle perdite dovute a catastrofi naturali nell’UE sono assicurate e l’Italia è uno dei paesi in cui tale dato è inferiore al 5%.
È quanto emerge da un recente documento pubblicato congiuntamente da EIOPA e dalla BCE, che si è soffermato sul gap assicurativo di famiglie e imprese, evidenziando le significative implicazioni fiscali, macroeconomiche e per il sistema finanziario derivanti dal divario di protezione.
Le due Autorità europee hanno quindi individuato alcune azioni che potrebbero essere intraprese per affrontare il divario di protezione e mitigare i rischi connessi, tra cui:
- l’incentivo alla riduzione del rischio da parte delle imprese di assicurazioni, per esempio tramite la promozione della consapevolezza del rischio e fornendo incentivi basati sul rischio collegati ai premi;
- il ricorso alla riassicurazione o alle obbligazioni catastrofali, al fine di trasferire il rischio;
- il ricorso a partenariati pubblico-privati (cd. PPPs);
- la previsione di misure europee ad integrazione di misure nazionali.
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Gli scopi delle azioni suggerite consistono almeno nell’incentivare la mitigazione dei rischi e l’adozione di misure di adeguamento, nell’individuare strumenti complementari agli esistenti meccanismi assicurativi, nella condivisione dei costi e delle responsabilità e nella riduzione delle perdite economiche derivanti da gravi calamità naturali a carico del settore pubblico nel lungo termine.
Le Autorità invitano gli operatori a presentare commenti al documento in oggetto entro il 15 giugno 2023.
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