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Avv. Sarah Pani
Come anticipato nelle scorse settimane, è stato pubblicato l’atteso D.Lgs. del 10 marzo 2023, n. 24, attuativo c.d. “Direttiva Whistleblowing”, in vigore dal 30 marzo 2023 ma che avrà effetto a decorrere dal 15 luglio 2023, ad eccezione degli enti privati che occupino fino a 249 lavoratori per i quali la normativa si applicherà dal 17 dicembre 2023.
La normativa è finalizzata a proteggere da eventuali ritorsioni i whistleblowers, coloro che, cioè, segnalino violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’U.E. di cui siano venuti a conoscenza nel contesto lavorativo.
Come anticipato, oltre alle disposizioni in merito a presupposti, condizioni e modalità di protezione del whistleblower, il Decreto disciplina anche le regole di accesso e le modalità di segnalazione attraverso un apposito canale esterno (appannaggio dell’ANAC) e canali interni all’ente.
Quanto alla predisposizione e gestione di questi ultimi, obbligatoria per i destinatari del Decreto, la normativa prevede specifici obblighi di adeguamento delle imprese, che toccano aspetti trasversali cui gli enti destinatari dovranno conformarsi.
Il decreto disciplina anche i profili sanzionatori, rimettendo all’ANAC l’applicazione di sanzioni amministrative sino ad € 50.000,00, ed alle imprese la predisposizione di specifiche sanzioni nell’ambito del proprio sistema disciplinare.
Per l’effetto, il Decreto ha inciso direttamente sul D.Lgs. 231/2001 armonizzandone talune disposizioni interne.