AUTORE
Avv. Elena Balloch
La produzione legislativa europea in materia antiriciclaggio, con lo scopo precipuo di proteggere i cittadini e il sistema finanziario dell’Unione dal riciclaggio e dal finanziamento del terrorismo, pare non avere tregua.
L’ultimo “pacchetto AML” pubblicato dalla Commissione Europea nel luglio 2021 (e ad oggi non ancora formalmente approvato) comprende la sesta direttiva antiriciclaggio e tre nuovi regolamenti. Tra questi ultimi è annoverato il cd. Regolamento AMLA, che istituirà la nuova Autorità europea antiriciclaggio (Anti Money Laundering Authority).
Tra i suoi compiti saranno inclusi i seguenti:
- impedire l’utilizzo del sistema finanziario dell’Unione ai fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo;
- contribuire a identificare e valutare i rischi e le minacce di riciclaggio del denaro;
- assicurare una supervisione di alto livello all’interno dell’UE;
- contribuire alla convergenza della vigilanza in materia.
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È di tutta evidenza, pertanto, che l’AMLA avrà un ruolo centrale nella definizione di pratiche comuni a livello europeo e che i suoi pronunciamenti e orientamenti avranno effetti concreti anche sugli operatori nazionali soggetti alla disciplina antiriciclaggio.
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