AUTORE
Avv. Elena Balloch
Facendo seguito alla posizione presa sulla proposta di Regolamento istitutivo dell’Autorità antiriciclaggio europea (cd. AMLA), il Parlamento si è espresso anche con riferimento alla proposta di Regolamento sulla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio di denaro o di finanziamento del terrorismo (cd. AMLR).
Come si legge nell’explanatory statement del Parlamento, la scelta di ricorrere allo strumento del Regolamento al posto della Direttiva costituisce la giusta risposta ad un quadro regolatorio frammentato e inefficace che segue l’adozione di 5 direttive AML negli ultimi 30 anni.
Le novità sono molteplici, ma vale la pena evidenziare:
- l’estensione della normativa a tutti i fornitori di servizi di cripto-asset e di crwodfunding, nonché ai gestori patrimoniali;
- la volontà di disciplinare con maggiore dettaglio le misure di adeguata verifica e per le segnalazioni di operazioni sospette (SOS);
- la previsione di attribuire all’AMLA il compito di istituire un registro pubblico per supportare i soggetti obbligati nell’identificazione di banche di comodo e di fornitori di servizi di cripto-asset non conformi;
- la previsione di ridurre dal 25% al 5% la soglia di partecipazione in una società ai fini dell’individuazione del titolare effettivo.
La scelta di ricorrere al Regolamento determinerà un impatto diretto sugli operatori, essendo tale fonte normativa direttamente applicabile in tutti gli Stati membri. Ciò comporterà a cascata la necessità di riesaminare i processi interni in essere relativi agli adempimenti AML.