La pronunzia degli Ermellini del 25 maggio (Prima Sezione Civile n. 14381) rende più che mai di attualità la questione relativa alla validità e alla trasparenza del consenso al trattamento dei dati prestato dall’assicurato.
Nel settore assicurativo e della distribuzione assicurativa, infatti, da un lato, l’intermediario deve valutare la coerenza del prodotto assicurativo offerto per adempiere all’obbligo previsto dall’art. 58 del Regolamento IVASS n. 40/2018 e, dall’altro, nell’esecuzione di tale valutazione, spesso si avvale di piattaforme informatiche fornite dalla Compagnia e che si basano su algoritmi di profilazione dei clienti.
Alla luce dell’orientamento della Suprema Corte sarà importante che intermediario e Compagnia allineino reciprocamente le informative e i consensi privacy dell’assicurato.
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